Soggetto: Raffaello Sanzio
L'esposizione, organizzata nell'ambito delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Raffaello, consente di osservare i risultati delle analisi sui materiali dell'affresco il Trionfo di Galatea, ricavati unendo le conoscenze derivate da precedenti restauri con quelle scaturite dalle più recenti tecniche di analisi non-invasive sia puntuali sia per immagini. Ne è emerso il blu egizio, il primo blu artificiale della storia dell'arte e uno dei primi pigmenti di origine non naturale: il suo utilizzo da parte di Raffaello nel mare, nel cielo e negli occhi di Galatea indica la volontà dell'artista di ricorrere ai materiali pittorici dell'antichità per raffigurare un soggetto mitologico. Se, dunque, le tracce del blu egizio si erano perse dopo l'Impero Romano, Raffaello, amante dell'antico, decise di ricrearlo per ripristinare la tavolozza degli antichi romani.
La sezione rivolta alla Loggia di Amore e Psiche descrive le tappe della creazione della volta affrescata tramite l'analisi delle giornate e dei disegni preparatori delle scene visibili attualmente e di quelle mai realizzate, delle quali esistono esemplari che ne presentano il percorso creativo originale purtroppo mai sviluppato. La mostra è curata dal socio linceo Antonio Sgamellotti e dal conservatore di Villa Farnesina Virginia Lapenta.
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